Oggi continuiamo a parlare della costruzione del nostro PC che sara’ il cuore del nostro Flight Simulator e del nostro cockpit in scala di un Airbus A320!
Dopo aver parlato nelle scorse settimane del case ASUS TUF GT501 e di come sistemare i componenti interni , oggi continuiamo a raccontare a voi come la ASUS ROG CROSSHAIR VI EXTREME e il potente AMS RYZEN 5 3600 si sono integrati nel nostro mondo del volo simulato.
L’ ASUS ROG Crosshair VI Extreme è la deluxe version di una delle piu’ apprezzate mainboard che esistono in circolazione.
Dopo aver aperto la scatola contente la mainboard la nostra sorpresa è stata trovare tutti questi accessori che rendono la Crosshair VI un vero capolavoro .
La scatola presenta i bellissimi colori sgargianti ASUS ROG , nel retro troviamo tutte le sue specifiche e tutto il contenuto (ma proprio tutto) , gli accessori , persino le certificazioni delle scheda in dettaglio .
Aprendo la scatola o meglio lo scatolone troviamo in un involucro di plastica molto robusta, la scheda e tutti i suoi accessori .
- due manuali
- oupon, sottobichiere e adesivi
- un’antenna dual band Wi-Fi
- un Fan Extender
- cavi SATA
- sonde per monitorare le temperature
- un bridge SLI
- una prolunga per strip LED RGB
- un ASUS Q-connector
- un set di viti per il fissaggio di SSD
Quindi dopo averla spacchettata e montata sul nostro fiammante ASUS TUF GT501 case , l’ abbiamo unita alla potenza del AMD RYZEN 5 3600 , che spingera’ il nostro Prepar3d alle massime prestazioni e dara’ potenza e connettivita’ al nostro hardware FSCOCKPIT Airbus replica .
L’ ASUS ROG Crosshair VI EXTREME è una scheda che appartiene allo standard E-ATX (305x272mm), quindi adattabile a tutti i case high level che esistono in commercio.
Il colore predominante sulla Crosshari VI è il nero . Tutti i componenti ne fanno richiamo. La robustezza è una prerogativa per ASUS ROG e questa scehda madre ne è la conferma.
La scheda è un socket AM4 che supporta gli ultimissimi AMD Ryzen ma anche le precedenti generazioni del ben riuscito preocessore AMD (Summit Ridge e Bristol Ridge ma anche con APU A-Series di settima generazione e Athlon).
La sezione di alimentazione Extreme Engine Digi+ prevede otto fasi per la CPU, quattro fasi per il socket ed due fasi per le memorie, tutte di tipo digitale. I componenti di qualita’ che sono stati montati in questa particolare area sono i PWM digitali e i condensatori 10K Black metallic.
Per quanto riguarda la dissipazione del calore, anche qui AUS ROG ha raggiunto il massimo inserendo tre grandi dissipatori di calore (serigrafati) dietro la CPU a raffreddare la parte Mosfet e un ulteriore sistema di dissipazione che raffredda il chipset (ma anche un eventuale SSD).
Al di sotto di questo troviamo anche il sistema di LED compatibili AURA SYNC che illumina questa parte della mainboard rendendola molto emozionante anche nel guardarla “lavorare”.
Per quanto riguara i led , possiamo dire che nel suo complesso la mainboard ne ha montati un po’ ovunque . Questo permette alla scheda di rendersi bella oltre che molto performante e piena di funzionalita’ .
Grazie poi al software ASUS ROG AURA SYNC , si possono creare giochi di luce e sincronizziazioni con tutti gli altri componenti ASUS ROG montati nel ASUS TUF GT501 CASE come la nostra scheda video ASUS ROG Vega 56.
La scheda madre ASUS ROG Crosshair VI Extreme prevede quattro slot DIMM (due neri e due grigi) in grado di ospitare un quantitativo massimo di 64GB di DDR4 e adotta la tecnologia T-Topology che è una particolare disposizione degli slot DIMM per ridurre al minimo il rumore di accoppiamento .
Gli slot x16 e x8 di tipo SafeSlot, sono distanziati tra loro in modo che il montaggio di due grandi GPU AMD è molto agevolato . Inoltre grazie a questo spazio anche la dissipazione del calore è molto ben gestita.
La ASUS ROG CROSSHAIR VI EXTREME ha otto porte SATA 6 Gbps in grado di garantire il supporto a configurazioni RAID di tipo 0, 1 e 10.
Per quanto concerne la sezione connettivita’ alla rete ASUS ROG presenta un controller LAN Gigabit Ethernet Intel i211-AT affiancato ad un modulo dual band WiFi 802.11ac, che permettono prestazione nel gaming e nello streaming veramente elevate.
Grazie al chip Intel i211-AT abbiamo una riduzione del carico sulla CPU che è lasciata ad occuparsi di far rendere al meglio il nostro simulatore .
L’ottimizzazione della banda gaming viene gestita dai due controller di rete perfettamente coadiuvati dal software GameFirst IV che classifica e “prioritizza” in maniera automatica le applicazioni sensibili alla latenza per i videogame online.
Le connessioni delpannello di I/O sono le seguenti:
- 1 pulsante per il CLRMOS + 1 pulsante per il BIOS Flashback
- 2 connettori per antenna dual band ASUS 2T2R
- 6 porte USB 3.0
- 4 porte USB 2.0
- 1 porta LAN RJ-45 +
- 1 porta USB 3.1 Type-A
- 1 porta USB 3.1 Type-C;
- 5 jack audio HD
- 1 uscita ottica SPDIF.
L ASUS ROG Crosshair VI Extreme è nata per dare il meglio soprattutto per il gaming . Al suo interno troviamo tantissime peculiarità e piccoli aiuti all utilizzatore.
Nell’angolo destro della scheda troviamo il tasto POWER E RESET. Subito accanto abbiamo quattro connettori per ventole RAD_FAN . Scendendo verso il basso troviamo il Debug LED integrato che fornisce informazioni riguardo lo stato di boot della macchina.
Alla sinistra del pulsante di reset troviamo il sistema Probelt, che permettono di verificare le tensioni dei principali componenti.
La sezione audio è di ottimo livello. Una SupremeFX S1220 realizzata in collaborazione con Realtek che supporta la modalità High Definition 7.1 canali e lo streaming multiplo dal pannello frontale e da quello posteriore.
Ora passiamo ad analizzare il BIOS e la sua interfaccia grafica. La UI è intuitiva e accattivamente allo stesso tempo. Il BIOS permette di lanciare i sistemi operativi nuovi ma anche quelli old fashioned.
Abbiamo due modalita’ di utilizzo della UI del bios. Una per utenti standard e una per utenti advanced che permette di modificare molti piu’ parametri “sensibili” della scheda madre. Il BIOS è molto ben studiato e conserva tutte le prerogative delle classiche schede madri ASUS ROG. Un occhio di riguardo al mondo gaming anche qui dentro la configurazione del bios.
Inoltre proprio nella configurazione BIOS abbiamo anche i classichi strumenti che asus ci propone per aggiornare il BIOS come l’ ASUS EZ Flash 3 Utility, il Secure Erase , l ‘ ASUS Overclocking Profile per memorizzare le varie configurazioni e il ROG OC Panel H-Key Configure per configurare gli shortcuts per richiamare le varie funzioni.
Concludendo possiamo dire che la ASUS ROG CROSSHAIR VI Extreme è una scheda madre che ancora oggi è una delle migliori sul mercato . Strizza l’ occhio al gaming ma anche all’ overclock grazie al pieno supporto al raffreddamento a liquido . Grazie a tutti i software a corredo un utente esperto riesce a tenere sotto controllo tutti i parametri in totale sicurezza ma allo stesso tempo anche un utente medio riesce a sfruttare in pieno tutte le features e la ricca dotazione della scheda . Ad oggi esistono nuove soluzioni ASUS ROG , ma la Crosshari VI Extreme detiene il trono delle migliori schede madri da noi mai provate.
Ora dopo aver parlato della fantasmagorica ASUS ROG CROSSHAIR VI Extreme mettiamola alla prova con l’ AMD RYZEN 5 3600 e andiamo a fare un test con il nostro simulatore Lockheed Martin Prepar3d (aspettando con ansia il momento in cui potremo parlare del nuovo simulatore Microsoft Flight Simulator che uscira’ in questo 2020 ricco di novita’ nel settore gaming ).
Grazie al sistema completo che abbiamo creato ( AMD Ryzen 5 3600 , ASUS TUF 501 case e alla scheda madre ASUS ROG Crosshair VI extreme con 16 GB DDR4 ) ora possiamo dedicarci alla prova con il nostro Lockheed Martin Prepar3d flight sim.
Dopo aver installato il sistema di volo su un SSD a 512 GB , mantenendo il S.O su un classico HD , abbiamo installato l’ultima build Windows e abbiamo effettuato i primi voli (senza FSCOCKPIT hardware per il quale approfondiremo in un articolo dedicato).
Abbiamo provato il nostro piccolo Cessna su due citta’ italiane molto diverse mamolto simili , Genova e Venezia.
Siamo partiti da Genova e atterrati a Venezia facendo un volo seguendo regole VFR.
Partendo da LIMJ (Genova Sestri) abbiamonotato che settando i limiti FPS del simulatore a 35 FPS , li abbiamo sempre raggiunti e non siamo mai scesi al di sotto .
Premettiamo che la configurazione grafica del Prepar3d è settata su livelli MID-HIGH e non ULTRA. Per questi ultimi avremmo bisogno di una potenza di “fuoco” molto diversa dalla nostra configurazione . La modalita’ ULTRA è consigliata per un rendering 4K (di questo neparleremo in un altro articolo che approfondira’il $K su Prepar3d con la nostra configurazione hardware ASUS ROG).
Gli FPS medi che abbiamo ottenuto durante tutto il volo sono di 30 FPS , un ottimo risultato che permette di godere in pieno del simulatore e della vista mozzafiato della pianura e della catena delle Alpi all’ orizzonte.
Partendo da Genova il nostro sistema è subito messo a dura prova da uno scenario CUSTOM che rappresenta la mia citta’ in maniera superlativa, edifici creati uno ad uno , la lanterna , il porto , l aeroporto Cristoforo Colombo … Qui nessuna sbavatura del nostro ASUS powered system! Fluidita’ grafica , uso del processore “ragionato” con ilc arico che passava da un core ad un altro a seconda del carico , utilizzo della ram video che al massimo andava non oltre i 6 GB …. insomma la nostra “macchina da volo” risponde alla grande e tutti i suoi componenti suonano all’ unisono !
PAssando oltre l appennino Ligure e volando sopra i “nostri monti” , come li chiamiamo qui a Genova, passiamo alla vastità della pianura in una giornata tersa e con le Alpi che svettano all’ orizzonte.
Qui per il nostro sistema tutto è facile , visto che siamo a 10000 piedi e non abbiamo grossi edifici da renderizzare con mesh ultra definite e LOD altissimi . Durante tutto il volo in pianura raggiungiamo il limite FPS di 35 imposto da noi per un corretto bilanciamento delle performance .
Arrivando poi in avvicinamento a Venezia iniziamo a rientrare nei classici 30 FPS che abbiamo gia’ avuto in partenza a Genova. Gli edifici vengono renderizzati velocemente dalla ASUS ROG Vega 56 8 GB OC e grazie anche ad un bilanciamento software dato dalla ltima versione del Prepar3d v4.5 , abbiamo solo un minimo effetto popping out degli oggetti renderizzati.
Atterriamo a Venezia e dopo aver raggiunto la piazzola di sosta spegniamo il nostro Cessna e ci rilassiamo qualche minuto all interno del cockpit , muovendoci con le camere interne del Prepar3d v4.5 . OSserviamo l abitacolo e gli strumenti . Anche qui il nostro sistema AMD / ASUS powered riesce a lavorare egregiamente visto che non abbiamo nessun tipo di scattosita’ nello zoom o nel look around . Il sistema che gestisce il LOD del simulatore sta lavorando al meglio , e i vari cambi di risoluzione dinamica non vengono percepiti dall occhio umano .
Grazie al processore AMD Ryzen 5 3600 , che con i suoi 6 core ei 3600 MHZ , i tempi di latenza sono ridotti all osso , la fluidita’ nei cambi di LOD pure. Solitamente in Prepar3d la CPU è utilizzata piu’ che altro per queste due operazioni ma anche in parte sul carico delle mesh . Anche in questo caso possiamo dire che i core del Ryzen 5 3600 lavorano molto bene , dando al pilota la sensazione di non avere cambi di risoluzione man man che ci avviciniamo all oggetto renderizzato (cosa che tecnicamente invece viene comunque effettuata dagli algoritmi di risoluzione dinamica di qualsiasi gioco o simulatore ).
Possiamo concludere che il sistema da noi composto grazie ad ASUS e AMD è un ottimo punto di partenza per il volo simulato ma anche per la costruzione e la gestione sia del simulatore di volo che di tutta la strumentazione USB che una replica di un COCKPIT si porta con se. Di questo ultimo topic ne parleremo in futuro .
Maggiori informazioni su ASUS ROG hardware via ASUS ROG ITALIA , su AMD (www.amd.com) e su ASUS ITALIA
Guarda la galleria di foto qui sotto per vedere l’ unpackaging della ASUS ROG CROSSHAIR VI Extreme e del AMD RYZEN 5 3600 e il suo montaggio nel case ASUS TUF GT501 e